Descrizione
A Central Park nel giro di tre settimane una roccia si trasforma, sotto gli occhi sbigottiti dei passanti, in un vulcano attivo alto tremila metri. L’inspiegabile evento sembra coincidere con un crescendo di fenomeni in tutto il mondo.
John Elizabeth Stintzi intreccia molte vite a quella del vulcano: un bambino vive la caduta dell’Impero azteco; un ricercatore a Tokyo indaga la leggenda di una donna che scende da un vulcano per distruggere villaggi e città; una persona trans negli Stati Uniti scrive un romanzo su una civiltà che prospera in un pianeta impossibile; un pastore nomade in Mongolia viene trasformato dalla puntura di un bombo in una creatura verde, spinosa e fiorita. In tutte queste vite, la trasformazione sembra essere l’unica speranza concessa: cambiare, superarsi, bruciare il sé.
Un’opera straripante sulla profondità delle connessioni umane ed ecologiche, che unisce il meraviglioso e l’assurdo al realismo più crudo.
Il mio vulcano ci ricorda cosa significa vivere in un mondo in fiamme.
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