Descrizione
Lo ha inseguito per una vita, ma Autunnale è sempre stato un passo davanti a lui. Fino a adesso. Fino all’inizio di questa indagine epica e disperata dove più che mai Bramard avrà bisogno di Vincenzo Arcadipane, l’allievo, l’amico di sempre. Corso Bramard è un uomo silenzioso, riservato. Ha la stessa eleganza contenuta delle montagne di Torino. È stato il commissario più giovane d’Italia, un investigatore di talento. Poi la moglie e la figlia di pochi mesi sono state rapite e uccise dal serial killer cui stava dando la caccia. Da allora, abbandonata la polizia, trascina un’esistenza fatta di giornate solitarie e notti trascorse a scalare senza protezioni, nella speranza di sbagliare un movimento e cadere. A impedirgli di lasciarsi il passato alle spalle ci sono le lettere che Autunnale – così si firma l’assassino – gli scrive da vent’anni. Tra loro è in atto una partita mentale che ha raggiunto una situazione di stallo. Finché Autunnale commette un errore, piccolo: quanto serve a Bramard per ritrovare una parte dell’uomo che era. Arcadipane, che ha ereditato il suo posto, e la spigolosa agente Isa Mancini lo aiuteranno a riaprire il caso. Ma all’appuntamento con la giustizia li attende una verità più sfaccettata e costosa del previsto.
bassi.cristina (proprietario verificato) –
Ho incontrato per caso Corso Bramard e Vincenzo Arcadipane, leggendo per il gdl Giallo “Requiem di provincia” e me ne sono innamorata. Corso è il Commissario più giovane d’Italia, risolve casi che ancora non lo sono, ma la vita lo metterà a dura prova. In questo romanzo, il primo della serie, Bramard risolverà il suo caso in modo totalmente inaspettato. Le ultime pagine mi hanno regalato un sussulto e un emozione così forte da farmi sciogliere in lacrime. Non è solo un giallo, ma lo scavare nell’animo umano dei suoi protagonisti. Ovviamente acquistati e letti tutti!