Noi siamo luce

17,00

Titolo: Noi siamo luce
Autrice: Gerda Blees
Editore: Einaudi
Pagine: 238
Prezzo: 17,00€
Data di pubblicazione: maggio 2022

Questo è secondo me un libro importante da leggere. Gli ultimi due anni di grande difficoltà in tutto il mondo hanno visto il fiorire di villaggi-comunità all’interno delle quali le persone scelgono di vivere condividendo spazi e stili di vita. Non si può definirle “sette” perché nel nostro vocabolario la connotazione del termine è profondamente negativa e muove il pensiero in direzioni non necessariamente corrette.
Questo libro muove i passi da una storia vera, anche se le voci che la raccontano sono assolutamente inventate, una comunità che si prefiggeva una vita ascetica e all’interno della quale una ragazza è morta.
L’autrice, senza nascondere nulla al lettore, riesce ad essere delicata seppur convinta che non tutto ciò che proviene da uno stile di vita “diverso” da quello comunemente diffuso sia negativo: lei stessa infatti vive in una comune.

Descrizione

Un intenso romanzo d’esordio vincitore del Premio dell’Unione europea: la storia, ispirata a un fatto vero, di un gruppo che decide di smettere di mangiare, tra illusioni, autoinganni e manipolazioni.

Vivere di sola luce, liberare il corpo dalla schiavitù del cibo per crescere interiormente. È il sogno di Melodie, che con le migliori intenzioni trascina nel suo progetto estremo tre persone segnate come lei dalle sofferenze della vita: la sorella Elisabeth, più anziana, Muriël e Petrus. Violoncellista mancata e leader risoluta ma suadente della piccola comunità Suono e Amore, Melodie guida da qualche tempo i tre compagni nella pratica della musica, della meditazione e dell’apertura alle emozioni proprie e altrui, in un cammino verso l’accoglimento di se stessi e l’armonia generale. Culmine del percorso è il «processo dei 9 giorni», con cui i quattro si sottraggono alla «dipendenza» dal cibo per vivere «un’esistenza più naturale e sostenibile», in sintonia tra loro e con il mondo. Ma una notte Elisabeth muore di denutrizione, dopo che il gruppo le è rimasto accanto senza chiamare soccorso. Una morte «molto naturale», si difende Melodie quando i tre, da idealisti che erano, diventano per la polizia possibili criminali. E ora che ciascuno nella sua cella può chiedersi chi è senza gli altri, venticinque testimoni-narratori ricostruiscono a turno i fatti e s’immergono nella coscienza dei personaggi, portandone a galla le illusioni, i ricorsi all’autogiustificazione e i nuovi interrogativi. La storia che ne risulta, sfaccettata, intensa e venata d’ironia, s’ispira a un fatto di cronaca e ci offre uno spaccato del nostro tempo, colto nel momento in cui l’aspirazione a migliorarsi e il bisogno atavico di appartenenza incrociano le nuove forme di irrazionalismo e deragliano.

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